sabato 11 marzo 2017

Incontriamo i candidati Annalisa D'Errico


 Cara Annlisa,
Perché hai deciso di candidarti?


Chi mi conosce sa che non mi piace identificarmi in un partito politico poiché lo trovo incasellante rispetto a come vedo le cose del mondo.
La mia è una scelta di cuore...amo il territorio nel quale vivo, la sua storia, la natura straordinaria, la sua gente ed ho immensa fiducia nel candidato sindaco...donna dalla grande anima.
Quando Daniela mi ha chiesto di entrare nella squadra, composta da uniche e straordinarie personalità, ho riflettuto a lungo su cosa fare (e cosa avrei dovuto lasciare) ed ho pensato di potermi mettere al sevizio del territorio con una particolare attenzione ai cittadini più piccoli che considero un pochino come quei figli che madre natura ancora non mi ha donato.

Politica….dal greco “politikiè”, arte del governare.

Governare..dal latino “gubernare” reggere il timone. Un buon politico è colui che accoglie i bisogni dei cittadini facendoli sentire tutelati…come un dirigente scolastico dev’essere un buon comandante, reggere il timone della nave “comune” attraverso i mari della storia e dei bisogni socioeconomici dei suoi cittadini.  Il buon politico governa la nave anche in acque tempestose…come? Con la presenza! 
Esco dalla riunione organizzata a Duino con uno strano disagio. Ho visto gente, la gens duinese aperta e cordiale, alzare barricate contro il presunto arrivo di una comunità straniera. Paure e timori leciti in un’Europa dove la politica d’integrazione ha fallito attuando quel che definisco “avanti c’è posto”, usando l’immigrazione come modalità di far cassa, “deindivindualizzando" gl’immigrati già dal loro ingresso…ti permetto di stare senza ricambiare ovvero fare qualcosa (a tal proposito mi ha particolarmente colpita un intervento di Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, e sulla sua difficoltà a impiegare gli stranieri). 
Occorre attuare una politica di tutela non solo di chi arriva ma anche di chi appartiene al luogo che accoglie, welfare sociale adeguato, scuole pronte ad accogliere (…la questione scuole del nostro Comune sarebbe una parentesi troppo lunga perciò mi fermo!), strutture idonee a non creare quei ghetti tipici delle metropoli centro-europee e che iniziamo a vedere nelle nostre grandi città. Il ghetto non è integrazione. 
Amare gli altri vuol dire amare sé stessi, accogliere vuol dire accogliere prima di tutto ciò che è.
Solo una politica fermamente amorevole potrà portarci verso quell’integrazione tra culture attraverso la quale le società evolvono.
Le Istituzioni devono essere quei buoni comandanti dei quali parlo sopra…governare con presenza sul territorio.


Il Video dell'Intervento al Castello di Duino della Candidata a Sindaco DANIELA PALLOTTA
Il Video del Piccolo con le dichiarazioni di chi è CONTRARIO e chi "Bu, non si sa....."

Nessun commento:

Posta un commento